Silvia Noferi (Capogruppo Movimento 5 Stelle): "L'aeroporto di Firenze e l'Italia dei paradossi"
“La cosa che balza all’occhio è che solo in Italia può sparire nel nulla, dal 2012, la risposta ufficiale di un Presidente della Repubblica recapitata ufficialmente ad un Ministero.
Come è stato possibile – si chiede la capogruppo del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – che mentre si aspettava la risposta del Presidente della Repubblica l’aeroporto di Peretola abbia continuato ad espandersi, aumentando in modo considerevole i voli e passando da un milione e mezzo a due milioni e mezzo di passeggeri all’anno?
È sconcertante che nel frattempo nessuno si sia preoccupato della salute e della sicurezza degli abitanti di Brozzi, Quaracchi e Peretola, flagellati dall’incremento dell’inquinamento acustico e atmosferico, ma anzi, siano state previste altre opere infrastrutturali proprio in quella zona: l’inceneritore e lo stadio.
Quando noi del M5S abbiamo chiesto di valutare l’impatto complessivo delle grandi opere sulla salute della popolazione di Brozzi, Peretola e Quaracchi, ci è stato risposto che l’unico problema della zona era il traffico.
L’Ente Nazionale per l’aviazione civile – prosegue Silvia Noferi – si occupa di dettare le regole di costruzione degli aeroporti e controllare la sicurezza dei voli, ma ha anche presentato il progetto del nuovo aeroporto, in palese conflitto di interessi.
Fosse stato un pivello a fare il progetto del nuovo aeroporto, con una sola pista mono-direzionale e trasversale rispetto ai venti prevalenti, ci saremmo messi tutti a ridere, ma dato che il progetto era stato presentato da ENAC, sinceramente abbiamo cominciato a preoccuparci.
Di aeroporti con un discreto volume di traffico come quello del futuro Amerigo Vespucci aventi una pista mono-direzionale ne esiste soltanto uno al mondo e si trova a Boston. Là però, la pista mono-direzionale è in aggiunta alla pista prevalente, bi-direzionale, non l’unica, come vorrebbe fare ENAC a Peretola.
Che le piste di volo debbano essere costruite in direzione dei venti prevalenti lo sanno più o meno tutti, dai tempi di Icaro, ed è incredibile che ogni giorno ci flagellino con la storia che “Peretola” è stato chiuso perché c’era una folata di vento in più. Dopo sarà anche peggio, solo che avremo speso diverse centinaia di milioni di Euro per avere un bell’aeroporto di tendenza che chiuderà molto più spesso.
Nella lista delle belle promesse, ormai quasi leggende, che sono comparse intorno a questa nuova pista, non vorremmo dimenticare la “carotina” dei 2000 nuovi posti di lavoro, anche se ormai si è frantumata contro l’amara realtà, ossia i prossimi 800 licenziamenti di personale da trasferire a ditte in appalto.
Tra i compiti propri di ENAC ricordiamo la competenza in fatto di sicurezza sugli aeroporti. A questo riguardo, auspichiamo un altro comunicato stampa da ENAC con la risposta sui piani di rischio che il Comune di Firenze ha inviato più di un anno fa (esattamente il 13 giugno 2016) per l’approvazione e dei quali, anche qui, si è perso traccia.
Dato che si tratta della sicurezza di migliaia di abitanti che si trovano nella fascia più pericolosa, quella in cui dovrebbe esserci solo erba o licheni, un po’ di premura sarebbe auspicabile, invece pare che documenti tanto importanti non riescano a trovare una via veloce per arrivare a destinazione.
Speriamo – conclude la capogruppo del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – che i piani di rischio del Comune non facciano la stessa fine del Decreto del Presidente della Repubblica del 2012 e trovino la luce fra una decina d’anni.
Per concludere, come mai il Sindaco di questa città invece di chiedere chiarezza su quanto accaduto, vola in Argentina a parlare di affari con il proprietario della società che intende costruire il nuovo aeroporto?
Abbiamo un coro unanime, ENAC, Ministero, Sindaco, Toscana Aeroporti, industriali e mezzi di comunicazione: “L’aeroporto si farà”.
Noi del Movimento 5 Stelle invece vogliamo vederci chiaro, perché, come dice la Costituzione, la salute e la sicurezza della popolazione è un interesse primario e non subalterno ad interessi o valutazioni di natura economica”. (s.spa.)