Celebrazione commemorativa della partenza del primo convoglio di deportati ebrei avvenuta il 9 novembre 1943 a SMN
“Esprimete in maniera forte le vostre opinioni perché è facendo sentire la propria voce al resto del mondo che si può combattere contro le ingiustizie”: è l’esortazione che stamani l’assessore al Welfare Sara Funaro ha rivolto ai giovani presenti al binario 16 della stazione di Santa Maria Novella, in occasione della celebrazione commemorativa della partenza del primo convoglio di deportati ebrei avvenuta il 9 novembre 1943, quando più di 300 ebrei furono ammassati su alcuni vagoni di un treno e trasportati ad Auschwitz. E sempre ai giovani era rivolto il messaggio contenuto nel brano tratto dal ‘Diario Anna Frank’ che l’assessore Funaro ha letto sul binario 16: ‘Non ci è permesso di avere opinioni. Le persone possono dirti di tenere la bocca chiusa, ma non possono impedirti di avere un’opinione. Anche se si è ancora molto giovani, non dovrebbero impedirti di dire quello che pensi’.
Alla commemorazione erano presenti tra gli altri la vicepresidente del Senato Rosa Maria Di Giorgi, il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, la vicepresidente della comunità ebraica Daniela Misul, alcuni partigiani, un rappresentante della ACF Fiorentina e una delegazione di alunni della scuola Dino Compagni, che hanno suonato due brani musicali, uno di musica ebraica e uno di musica Kletzmer.
“La partenza del primo convoglio di deportati ebrei dalla stazione di Firenze è un evento da ricordare ogni singolo giorno - ha detto l’assessore Funaro -. L’amministrazione comunale è molto impegnata, sia nella Giornata della Memoria che il 9 novembre, per tenere alto il ricordo e la memoria su eventi che hanno segnato drammaticamente la nostra storia affinché i giovani sappiano quello che è successo, sappiano riconoscere le ingiustizie e possano impegnarsi per combatterle. Episodi tragici della storia come quello che avvenne settantaquattro anni fa al binario 16 è per noi un impegno e un dovere, significa non dimenticare. Coltivare la memoria è anche un nostro compito perché il futuro si basa e si costruisce sul ricordo del passato e sulla memoria”. “Dal binario 16 sono partite centinaia di persone della comunità ebraica fiorentina - ha spiegato l’assessore -; centinaia di civili, partigiani, militari, che se ne sono andati per cercare di fronteggiare uno sterminio di massa. In pochi hanno fatto ritorno, nonostante a Firenze ci fosse una rete di solidarietà straordinaria. Anche in città si era formata l’organizzazione di resistenza ebraica Delasem - ha continuato - alla quale aderirono religiosi e civili che hanno rischiato la loro vita per salvare le persone deportate nei campi di sterminio. Il ricordo va soprattutto ai bambini deportati da questo binario, la più piccola era Fiorella Calò di 5 mesi, e agli anziani, la più avanti con l’età era Fanny Tedesco di 93 anni”.
Nel corso del suo intervento l’assessore Sara Funaro ha ringraziato la Fiorentina per aver aderito, lo scorso mese di ottobre in occasione del 10/o turno di campionato, all’iniziativa della Federcalcio, d’intesa con il Ministro per lo Sport e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI), nata dopo l’oltraggio della memoria, da parte di alcuni tifosi laziali in curva Sud. L’iniziativa, realizzata per condannare gli episodi di antisemitismo e continuare a coltivare la memoria della Shoah, prevedeva la lettura di un brano tratto dal ‘Diario di Anna Frank’ prima dell’inizio della partita.
“Quello compiuto da alcuni tifosi laziali è un gesto orribile, molto grave - ha concluso l’assessore Funaro -. Episodi del genere sono inaccettabili e sono da condannare in maniera forte, senza se senza ma”. (fp)