Commemorazione 51° anniversario Alluvione di Firenze, Articolo 1-Mdp: "Sia occasione per fare il punto su quanto resta da fare perché non si ripeta"
Questo l'intervento del capogruppo di Articolo 1-Mdp Alessio Rossi nel Consiglio comunale odierno
"Come gruppo consiliare di Articolo 1 –Mdp, riteniamo importante riportare il monitoraggio sulla la situazione del rischio alluvioni nell’assemblea comunale. Il momento della commemorazione è necessario perché l’alluvione di Firenze fu una delle più grandi calamità europee, scioccante per le devastazioni che ne conseguirono. Ma la commemorazione deve avere caratteri operativi : perché non succedano più altre alluvioni.
Per questo apprezziamo il lavoro svolto dal Comitato scientifico e ci preoccupano le conclusioni cui è giunto ,ovvero che nonostante alcuni interventi effettuati , Firenze rimane a rischio elevato di alluvione. Occorre la consapevolezza che dal 1966 ad oggi a Firenze , nella sua accezione metropolitana, vi è stata una forte urbanizzazione e che a livello globale siamo dentro a un grande fenomeno di cambiamenti climatici che peggiorano la situazione e che richiedono interventi adeguati e urgenti .
Da allora , dal ’66 ,è stata realizzata la diga di Bilancino , determinante per i periodi di siccità , utile per trattenere le piene; è stato provveduto ad abbassare l’alveo dell’Arno sotto Ponte Vecchio e Santa Trinita; è stata fatta la manutenzione del fiume e dei suoi affluenti , la pulitura degli argini con il costante lavoro del Consorzio di Bonifica; la Regione Toscana sta procedendo nella realizzazione delle 4 casse di espansione di Figline finanziate da Palazzo Chigi con il progetto “ Italia sicura” .
Ma abbiamo capito che per sventare i rischi è necessario , e in fretta , realizzare altri interventi quali le aree di laminazione sulla Sieve e soprattutto l’innalzamento delle spallette della diga di Levane. Interventi che complessivamente cubano per 204 milioni di euro e che sono stati finanziati per 92 milioni di euro. Mancano all’appello 112 milioni , per i quali anche noi ci rivolgiamo al Governo perché si possano reperire queste risorse. In particolare per la diga di Levane per la quale è stata finanziata solo la progettazione da parte della Regione Toscana e dall’Enel.
Questi 112 milioni da destinare alla prevenzione sono prioritari rispetto ad altre opere , rispetto per esempio al paventato sottoattraversamento del tram , bocciato anche dall’Unesco oltre che dai migliori ingegneri trasportisti. I cambiamenti climatici potrebbero cambiare la frequenza delle piene cosiddette duecentennali ( 56 alluvioni negli ultimi 8 secoli , delle quali 8 assolutamente catastrofiche ) e, occorre quindi attrezzarci con adeguati investimenti da cantierare il più presto possibile.
Perché Firenze non viva più l’Arno come una minaccia. Anzi si possa rinsaldare il rapporto tra la città e il suo fiume , se ne possa vivere le sponde,si conservi la biodiversità, si ricrei la cultura del rispetto del fiume con la collaborazione delle associazioni ambientaliste , con le associazioni sportive e dei pescatori, coinvolgendo la scuola e i giovani". (fdr)