Respinta la mozione di Firenze riparte a sinistra per l'approvazione dello Ius Soli e per l'introduzione della 'civil card' per la cittadinanza italiana

“Le Commissioni Pari Opportunità, Pace, Diritti Umani, Relazioni Internazionali, Immigrazione e Affari Generali, Organizzazione, Bilancio e Tributi, riunite congiuntamente, hanno respinto la mozione elaborata dal gruppo nazionale di Possibile e da noi presentata in Consiglio per il conferimento della cittadinanza onoraria ai figli di immigrati, nati in Italia e residenti a Firenze. Hanno votato contro PD, Movimento 5 Stelle, Forza Italia ed espresso un non voto i consiglieri Bieber del PD e Rossi di MdP” affermano la consigliera comunale del gruppo Firenze riparte a sinistra Donella Verdi insieme ai consiglieri Tommaso Grassi e Giacomo Trombi.
“La mozione chiedeva, come atto simbolico, il conferimento della cittadinanza onoraria attraverso la modalità della “civil card”, un documento di pre-cittadinanza che certifica il profilo storico-anagrafico del titolare, ma anche di promuovere l’approvazione della Legge sullo Ius Soli ferma da anni in Parlamento ed esporre uno striscione con la scritta “Chi cresce in Italia è italiano. Sorprendentemente – proseguono i consiglieri di Firenze riparte a sinistra – PD e Movimento 5 Stelle, insieme a Forza Italia, si ritrovano compatti nel respingere un atto già adottato da molti comuni in Italia fin dal 2013, e che aveva l’intento, attraverso un atto simbolico, di riconoscere i diritti e il sostegno a giovani e adolescenti che sono nati, cresciuti, hanno studiato, e lavorano in Italia. Per motivare il voto contrario o persino il non voto ne abbiamo sentite di tutte: che violerebbe il regolamento dell'anagrafe per alcuni, per altri invece sarebbe già in vigore nel nostro Comune, per altri ci siamo sentiti dire che i diritti sono una cosa seria su cui non si può fare politica, e persino qualcuno lo ha definito controproducente e chi si è scoperto geloso dei propri atti tanto da aver espresso un voto non favorevole perché non era citata la propria precedente mozione. Ultimo aspetto questo, su cui avremmo facilmente provveduto a riparare integrando il testo proposto.
Peccato – concludono gli esponenti di Frs – perché sarebbe stato un importante segnale da parte del Comune verso il Parlamento e il Governo per una rapida approvazione della Legge sullo Ius Soli e per affermare, nel rispetto dei principi costituzionali e senza guardare alle convenienze elettoralistiche, il riconoscimento dei diritti e ribadire che il rapporto tra italiani e stranieri si fonda sul patto di cittadinanza, il reciproco rispetto, i valori, i diritti e i doveri”. (s.spa.)