Luoghi di culto, Amato (AL): "Legislazione e giurisprudenza garantiscono la realizzazione anche della moschea, ma il Comune ha deciso di non decidere"
“Il Comune garantisca la libertà religiosa a tutte le confessioni” è quanto chiede Miriam Amato, consigliera di Alternativa Libera, che ha presentato un question time, per conoscere il numero di strutture religiose adibite a ciascuna confessione, nel territorio comunale. E attacca: “Una sentenza del Consiglio di Stato (n.8298 del 2010) ribadisce che è compito degli enti locali garantire tutte le confessioni religiose, in particolar modo per quanto riguarda gli spazi dove praticare il proprio credo religioso. Individuando aree idonee ad accogliere i fedeli, sottolineando che i Comuni non possono sottrarsi dal dare ascolto alle eventuali richieste in questo senso, non solo nel momento attuativo, ma anche della precedente fase di pianificazione delle modalità di utilizzo del territorio. Ma il Comune di Firenze ha deciso di non decidere”.
“Negli ultimi decenni – ha sottolineato la consigliera Amato – è aumentata la complessità sociale, così come il numero di comunità e confessioni religiose presenti sul nostro territorio, senza che le amministrazioni pubbliche siano riuscite ad offrire risposte adeguate. Come mostrato dai dati forniti dall’assessore durante la risposta al question time, ad oggi molti fedeli di religioni che non siano quella cattolica devono fare i conti con la mancanza di strutture”.
“Quando si parla di nuovi luoghi di culto, è sconcertante che l'amministrazione non conosca la ripartizione dei 900 mila mq destinati ai luoghi di culto che, a detta dell'assessore, sono per la maggior parte destinati alla chiesa cattolica, dimenticando le persone che ad oggi non hanno spazi dove poter professare la propria religione. In barba a quanto sancito anche negli ultimi anni dal Consiglio di Stato, che ha ribadito il compito degli enti locali a garantire tale diritto”, conclude Amato. (s.spa.)