La Presa di San Leo. 500 anni dall'assedio "Mediceo" dipinto da Giorgio Vasari in Palazzo Vecchio

Domenica 17 settembre alla presenza della presidente della Commissione cultura Maria Federica Giuliani verrà consegnata una copia realizzata dagli studenti dell'Accademia delle Belle Arti di Firenze

Sarà consegnata domenica 17 settembre, alla presenza della presidente della Commissione cultura Maria Federica Giuliani, la copia (3,70x2,50) de “La Presa di San Leo” dipinto di Giorgio Vasari che fu realizzato esattamente 500 anni fa. L'evento, al quale parteciperà anche il professor Antonio Paolucci, è stato presentato dalla presidente Giuliani, dal sindaco di San Leo (RN) Mauro Guerra, dal direttore del Polo Museale Regionale Emilia Romagna Mario Scalini, dal presidente del Consiglio Regionale Toscana Eugenio Giani, dal vice direttore dell'Accademia Belle Arti di Firenze Giandomenico Semeraro e dalla presidente A.P.T. Emilia Romagna Liviana Zanetti.
“Firenze è unita a San Leo da questa importante ricorrenza. Domenica prossima ricorderemo questo momento storico – ha spiegato la presidente della Commissione cultura Maria Federica Giuliani – che vede come attori la Famiglia dei Medici che commissionarono la “Presa di San Leo” a Giorgio Vasari, dipinto che è nella Sala di Papa Leone X in Palazzo Vecchio. Abbiamo un'eredità importante, lasciataci da questa grande famiglia e, come amministrazione comunale, siamo chiamati a raccontare a tutti i visitatori di Palazzo Vecchio questo pezzo di storia affinché i territori siano sempre più conosciuti ed amati. La cultura ed il sapere sono un linguaggio universale. Una bella iniziativa nel segno dei Medici e di Giorgio Vasari”.
“Era in animo di fare qualcosa che legasse San Leo a Firenze. Già venti anni fa realizzammo una mostra dove al centro c'era il quadro di Giorgio Vasari. Con i mezzi moderni sono stati digitalizzate tante opere del patrimonio artistico italiano. Questo – ha detto il sindaco di San Leo Mauro Guerra – ha permesso di indagare su San Leo. Domenica, oltre al dipinto, inaugureremo anche una mostra sui ragionamenti di Giorgio Vasari e verranno esposti alcuni scritti che risalgono a 500 anni fa. Nell'occasione avremo anche Poste italiane che emetteranno un annullo filatelico. Sono inprogramma anche visite guidate serali”.
“L'antica regione del Montefeltro – ha raccontato il presidente Eugenio Giani – aveva come capitale proprio San Leo. Una parte di quella regione è in Toscana, nei comuni di Sestino e di Badia Tedalda. La festa di domenica deve essere un punto di partenza e non d'arrivo. Potremmo ridare, anche solo come documento storico, la sigla di Montefeltro a questo territorio, attraverso tre leggi regionali approvate da Toscana, Emilia Romagna e Marche. Un lavoro che dobbiamo fare su una regione che non c'è più ma che rappresenta l'unione di un territorio dell'Appennino centrale”.
La replica dell'affresco vasariano sulla presa di San Leo è stata realizzata dal docente e artista Pierpaolo Ramotto (cattedra di Pittura) con Pierluigi Ricci e le studentesse dell'Accademia Bo Han e Mariia Shevchenko. (s.spa.)