Aeroporto, Firenze riparte a sinistra in Comune e ai Quartieri: "Ogni scusa per Carrai è utile per promuovere la necessità della nuova pista"
"I problemi di voli soppressi e cancellati per il vento dei giorni scorsi hanno fatto ripartire il dibattito sull'attuale pista e il progetto di ampliamento con la pista parallela. Dobbiamo registrare che se per Carrai ogni scusa è utile per promuovere la necessità della nuova pista, invece siamo d'accordo con l'On. Toccafondi: non si può avere un aeroporto che fa danni alla cittadinanza di Peretola, Quaracchi, Brozzi e Le Piagge e che bisogna sciogliere il nodo non escludendo a priori che si possa chiudere il Vespucci. Chi usa ogni scusa per dire che serve una pista nuova, lo dice da anni, ma è ormai palese che la nuova pista non risolverebbe i problemi e ne amplierebbe le ricadute su altri territori, oltre a sacrificare il parco della piana che scomparirà, a interventi idraulici pesanti sul fosso reale e a trasformare la viabilità in uscita dall'autostrada. L'attuale pista al primo vento o pioggerella va in tilt perché, pur di ospitare voli low cost e di nuove compagnie aeree, si sono pianificati voli che atterrano solo in perfette condizioni: la colpa dei voli dirottati o cancellati è di chi ha portato l'operatività della pista oltre i limiti, in deroga, facendo leva sulla complicità dei vertici di Enac. L'attuale pista non sarebbe più a norma per la maggior parte dei voli che, da anni, pur di atterrare a Firenze usa procedure straordinarie". Lo dichiarano le Consigliere e i Consiglieri in Palazzo Vecchio del gruppo Firenze riparte a sinistra Grassi, Verdi e Trombi e quelli nei Quartieri del gruppo Sinistra Italiana, Jaff, Santoni, Pupi, Sesti, Giorgetti e Poggi, che aggiungono:
"La nuova pista da 2400 metri, parallela all'autostrada, ancora senza che sia stata messa la prima pietra si è 'allungata' dai 2000 metri previsti inizialmente e appena finita di esser costruita ripartirà da capo la corsa all'espansione, ci sarà la richiesta di voli a piùlungo raggio, che atterreranno in una pista più lunga e con maggior frequenza. Come si può credere che l'attuale pista venga smantellata nel 2023, quando basterà una nuova richiesta di Toscana Aeroporti per mantenerla in funzione in deroga per chissà quanti anni. Chi garantirà la demolizione della pista? Il Presidente Carrai e la proprietà di Toscana Aeroporti? Oppure Rossi e la maggioranza in Regione che aveva garantito nel PIT una pista non più lunga di 2000 metri? Ci sarà al momento giusto qualcuno pronto a suggerire una scusa o un motivo per mantenerla in funzione e nelle istituzioni qualcun'altro pronto a spianare la strada dal punto di vista normativo, così come sta già avvenendo nella vicenda VIA per la nuova pista."
"La proprietà e la dirigenza di Toscana Aeroporti è così ingorda che non c'è da fidarsi nè per l'oggi nè per il futuro. In questi giorni a saltare non è stata, come vorrebbero farci credere, l'operatività che un aeroporto in area urbana potrebbe sopportare e neppure si tratta dei voli che per le avverse condizioni meteo saltano da decenni, ma sono quei voli che Toscana Aeroporti ha voluto aggiungere così da dimostrare che l'aeroporto così non va bene e dimostrare che è indispensabile l'ampliamento. Sul fatto che la pista attuale sia inadeguata al contesto urbano in cui è inserita hanno ragione, e quindi prendiamo atto che il 'nostro' aeroporto sono Pisa e Bologna e che questa è la sola soluzione ambientalmente sostenibile, che salvaguarda il parco della piana e il polo della ricerca tecnologica di Sesto, che sono i due assi portanti della futura area tra Sesto e Firenze. Si preveda la riconversione anche occupazionale e si salvaguardi ambiente e cittadini: fare di Pisa e Bologna i nostri aeroporti con un accordo in cui a Firenze si possono fare check-in su treni veloci diretti non è utopia. Se poi gli industriali vogliono mantenere aperto Peretola per i soli voli business facciano una proposta con velivoli piccoli, pochi posti, silenziosi, poco inquinanti e che non hanno problemi ad atterrare in 1650 metri: la città ringrazierà della riduzione di traffico e di inquinamento. Quello che fa male è l'esagerazione, di chi vuol far atterrare a Firenze ciò che non può atterrare in sicurezza e che vuol solo usare questa scusa perrealizzare una nuova pista che non avrà mai limiti e che appena realizzata verrà chiesto di ampliarla". (fdr)