Casa di accoglienza S. Paolino, Amato (AL): "Il sopralluogo e un video denuncia di alcune ospiti evidenziano un clima non sereno all'interno della struttura "

"Prioritario ascoltare le persone ospitate e fare chiarezza ". Presentato question time

“E’ necessario ristabilire un clima quanto più possibile sereno e approfondire i problemi denunciati da alcune donne ospitinella casa di accoglienza San Paolino”. E’ quanto afferma Miriam Amato che ha presentato un question time in Consiglio comunale, dopo aver effettuato un sopralluogo: “In un video alcune donne ospiti della struttura hanno testimoniato situazioni di disagio e denunciato pressioni psicologiche. Un clima non sereno sul quale i responsabili della struttura e le istituzioni devono fare piena luce”.
“Ieri – sottolinea la consigliera di Alternativa Libera - ho aderito all'appello di alcune donne ospiti della struttura San Paolino, una struttura di accoglienza del Comune di Firenze che si rivolge a soggetti in stato di grave bisogno sociale e abitativo, al fine di garantire il superamento di situazioni di difficoltà. Durante il colloquio è emersa una situazione di disagio da parte di due donne ospiti nella struttura. All'incontro hanno aderito anche una operatrice ed il direttore della Caritas Alessandro Martini”.
“Tuttavia – prosegue Amato - gli elementi significativi sono emersi da una video-testimonianza pubblicata sui social, che riporta un clima di pressioni psicologiche. Una situazione che è in contrasto con quanto previsto dal progetto stesso di un’adeguata assistenza socio-psicologica e sanitaria per tutto l'arco temporale dell'accoglienza. Raccontano della paura di essere allontanate dalla struttura e quindi di vedersi portar via i bambini, come sarebbe stato paventato dagli assistenti sociali. Non devono essere sottovalutare queste dichiarazioni e deve essere fatta piena luce, perché credo che sia inaccettabile, oltre che fallimentare, lavorare sulla paura per un progetto che ha come obiettivo l'autonomia. Inoltre i "fattori ambientali" sono fra le tre dimensioni rilevanti del progetto stesso, per raggiungere un benessere di lungo periodo: per questo deve essere risolto il problema degli spazi angusti, le perquisizioni in camera e altri elementi che evidenziano un clima non sereno”.
“Comprendo che gestire una struttura sia complesso e le regole siano necessarie ed essenziali, ma trovo riduttiva la considerazione dell'assessore Funaro che si è focalizzata solo sul rispetto delle stesse. Gli investimenti sono ingenti (per la sola struttura di San Paolino è previsto un costo giornaliero di 24 euro a persona per ospite) ma è necessario focalizzarsi anche sul fattore umano e sul benessere psicofisico di chi è in evidente stato di difficoltà. Auspico quindi che chi è preposto al progetto, faccia luce e preveda possibili rimedi ai problemi sollevati” conclude Miriam Amato. (fdr)